Autostrade aumenti ingiustificati
La normativa vigente permette ai gestori del servizio autostradale di applicare aumenti rispetto gli indici inflazionistici. Fin qui nulla di male se non fosse che la stessa facoltà non viene applicata a stipendi e pensioni che man mano perdono il loro potere di acquisto. Quando poi gli aumenti si riferiscono ad autostrade che non sembrano tali ci sentiamo in dovere di considerare ancor più criticabile questo aumento.
È il caso della A6 Torino-Savona che da anni risulta percorribile solo patendo gravi disagi per i cantieri che ne limitano il regolare fluire delle macchine. In particolare il tratto appenninico è oggetto di profondi interventi di ristrutturazione. I cantieri occupano molti kilometri di strada e perdurano da mesi se non anni. Si tratta di interventi inderogabili per la messa in sicurezza dei viadotti. Di ciò nessuno può avanzare critiche tuttavia è oltremodo evidente che questi lavori sono iniziati dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova perchè non è stata fatta una adeguata e tempestiva manutenzione negli anni addietro. Il gestore del servizio ha incassato i pedaggi e i loro aumenti intercorsi negli anni ma non ha investito in sufficiente manutenzione tentando quindi di recuperare il tempo perso aprendo infiniti cantieri. Oggi si deve sopportare le conseguenze della discutibile manutenzione dell’autostrada e in più pagare tariffe maggiorate ma la percorribilità non sia è di un servizio autostradale.
Questo è quanto abbiamo denunciato al quotidiano La Stampa e pubblicato il 23 giugno 2024